ALCOL
STRAORDINARIO

Il prodotto diventato protagonista durante la pandemia oggi fa sempre più parte della nostra vita quotidiana

La ragionevole certezza che stesse per accadere qualcosa di imprevedibile Edoardo Pasquali, responsabile della divisione Alcoli di CAVIRO Extra, la ebbe a fine febbraio 2020, quando le richieste di alcol da parte dei soliti clienti divennero insolitamente insistenti.
Fino a quattro volte tanto”, dice mentre ci addentriamo nello stabilimento di Faenza di CAVIRO Extra e mi racconta che l’alcol è un prodotto agricolo che si ottiene dall’antichissima tecnica di fermentazione e distillazione di varie materie prime come il melasso, cereali, cellulosa.
CAVIRO Extra dispone di impianti di rettifica, disidratazione e denaturazione che permettono lavorazioni su tutte le tipologie di alcoli.
L’alcol è un prodotto polivalente, adatto a molti campi di applicazione – spiega Pasquali – e a molti impieghi: dall’alimentare al farmaceutico, dal cosmetico al chimico industriale e fino all’energetico. Non ultimo, l’uso che se ne fa a livello domestico, la famosa bottiglia rosa che conosciamo tutti”.

Ma torniamo a febbraio. In quei giorni l’alcol è stato un bene tanto introvabile quanto fondamentale per la lotta al Coronavirus, perché è la base per produrre i gel igienizzanti, è il miglior disinfettante delle superfici e l’ingrediente fondamentale per creare prodotti adatti alla sterilizzazione e disinfezione.

Di fatto, l’alcol è il prodotto di cui la natura ci ha dotati per disinfettarci e mettere fuori uso virus e batteri. L’alcol etilico, infatti, è nemico dei microrganismi perché ha un effetto denaturante sulle proteine che li compongono e perché ha un effetto dissolvente sulle membrane lipidiche che li proteggono.

Improvvisamente la richiesta dei nostri clienti è aumentata perché a loro volta venivano sollecitati dalla grande distribuzione, dagli ospedali e farmacie e tutte quelle realtà che si sono trovate in prima linea a fronteggiare l’emergenza di una pandemia. Abbiamo quindi reagito immediatamente per soddisfare questa immensa richiesta di alcol come mai era capitata prima di allora nella storia dell’azienda” – racconta Pasquali.

Si poneva da subito il problema del reperimento della materia prima: c’è da sapere che la produzione italiana di alcol non soddisfa la richiesta interna, per cui a partire dagli anni Ottanta – ossia da quando il settore saccarifero è stato smantellato riducendo drasticamente la produzione di alcol da melasso – siamo costretti a importare alcol dall’estero.

CAVIRO Extra è la prima distilleria per capacità produttiva di alcol etilico in Italia e per questo motivo si è trovata protagonista nell’emergenza sanitaria di dover mettere a disposizione un bene così strategico, in tempi rapidi e in quantità importanti. Nei mesi di picco della pandemia, ha potuto e saputo movimentare e fornire i volumi più alti di alcol al mercato italiano:

Siamo riusciti a far fronte alla richiesta che il mercato italiano necessitava, e questo è stato possibile perché siamo un grande gruppo: siamo stati in grado di reperire la materia prima, abbiamo potuto stoccarla in grandi quantità e lavorarla velocemente e con grande flessibilità”.

C’è dell’altro: in piena emergenza, CAVIRO Extra ha portato avanti anche operazioni no profit a vantaggio del territorio regalando alcol alle farmacie locali per la produzione di disinfettanti, e all’ospedale da campo allestito dagli Alpini a Bergamo, epicentro della malattia.

Oggi che l’emergenza è passata, la montagna delle fecce e vinacce è quasi sparita, pronta a rialzarsi per la vendemmia imminente, si pensa a quei giorni di primavera come a dei momenti di grande fatica, ma soprattutto soddisfazione: per il forte lavoro di squadra, per la gratitudine dei clienti, per la consapevolezza di lavorare in un gruppo solido e ben strutturato con una lunga esperienza, che non ha perso di vista i propri valori.

Sono stati giorni di grande stress e fatica, ma abbiamo lavorato sodo, mantenendo la calma e cercando sempre di soddisfare i nostri clienti”.

E dall’alcol distillato nello stabilimento di Faenza è nato anche un nuovo prodotto: un liquido detergente igienizzante per le mani ottenuto con la ricetta consigliata dall’OMS – una formula semplice, riproducibile anche a livello domestico ma di estrema efficacia per la presenza di ben l’80% di alcol.

E il futuro? “Penso che l’alcol d’ora in poi farà sempre più parte della nostra vita quotidiana, abbiamo adottato abitudini a cui non vogliamo rinunciare, e imparato importanti nozioni a proposito di igiene e disinfezione”.

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