SustainabItaly

L’esposizione SustainabItaly realizzata presso il Wolfsonian Museum di Miami Beach per conto del Consolato Generale d’Italia ha inteso mettere in mostra il design italiano attento ai temi della sostenibilità.

La piena libertà ricevuta nell’organizzare i contenuti mi ha permesso di esprimere, attraverso i prodotti, che cosa s’intenda per connessione tra il design contemporaneo e la sostenibilità.

A cento anni di distanza dalla nascita del design industriale, che si è affermato a partire dagli anni ‘20 del secolo scorso grazie ai principi dell’integrazione tra “forma” e “funzione”, una nuova caratteristica s’impone oggi come criterio basilare nel giudicare il buon design ed è, appunto, la “sostenibilità”.
Un principio meno visibile, meno evidente da valutare, ma altrettanto indispensabile a garantire la qualità di prodotti, processi e servizi che si propongano come innovativi.

Se fino a ieri, infatti, al centro della disciplina del design vi era l’Uomo, con i suoi bisogni e desideri (dallo studio dell’ergonomia al “Design for All”, fino all’esasperazione della ricerca formale edonistica degli ultimi anni del secolo), con il nuovo millennio si affermano nuove responsabilità sociali e sfide ambientali che pongono al centro dell’attenzione il pianeta.

Si tratta di un cambio di paradigma importante che impone nuove regole; ci viene chiesto di progettare prodotti, ma al tempo stesso di controllarne i processi produttivi affinché possano essere meno inquinanti, meno energivori, accessibili, smaltibili a fine vita.

La sostenibilità non deve essere intesa, a mio modo di vedere, solo come obiettivo ambientale, ma anche sociale, economico, professionale e chiunque oggi progetti, produca, distribuisca design sente la responsabilità di agire consapevolmente.

L’esposizione ha voluto dare spazio a prodotti che costituissero esempi eccellenti di design italiano, realizzati attraverso la collaborazione tradizionale tra aziende italiane e designer italiani e internazionali, alcuni di essi già premiati da prestigiosi riconoscimenti.

Ogni prodotto è stato scelto per mettere in evidenza un particolare aspetto della sostenibilità, consapevolmente perseguita e raggiunta dal progetto, come ad esempio la riduzione del peso o degli imballi e quindi dei costi di inquinamento e di trasporto, oppure la riduzione del consumo di materia prima, o la riduzione dei consumi energetici, o la disassemblabilità dei materiali, per poterne facilmente riciclare i componenti.

Nel contesto della rivoluzione digitale in cui siamo immersi, sostenibilità è però anche immaginare nuovi rapporti di produzione e distribuzione per favorire nuovi percorsi innovativi, complementari a quelli tradizionali. Sono stati perciò esposti, in modo analogo in termini di spazio dedicato, anche i progetti di associazioni e soggetti diversi che promuovono l’autoproduzione, o sviluppano modalità distributive che utilizzano nuove tecnologie come la stampa diretta in 3D e in remoto, o che si sono dedicati con particolare attenzione al riuso, al riciclo, alla sensibilizzazione degli utenti finali. Uno sguardo trasversale che connette attori diversi, per dare riconoscimento all’impegno comune.

Graficamente, sulle pareti, di fianco agli oggetti, alcuni concetti venivano ribaditi per mezzo dell’associazione a un segno più o meno per esplicitarne la connessione “- inquinamento e + salute”, “- peso e + risparmio nel trasporto”, “- spreco e + benessere ambientale”; concetti semplici dimostrati attraverso prodotti reali, esteticamente impeccabili, sostenibili economicamente.  

Il titolo della mostra unisce in un’unica parola i due obiettivi del design esposto: italianità e sostenibilità, che rinunciano a essere autocelebrativi per diventare un progetto in cui riconoscersi. Il colore scelto per il logo connette i due colori degli Obiettivi Sostenibili delle Nazioni Unite per il 2030: il rosso del numero 9, che riguarda imprese e innovazione, e l’arancio del numero 11, che interessa le città e comunità sostenibili, in una sfumatura che vuole essere una linea pulsante e propositiva.

Luisa Bocchietto, Curatore della Mostra
Wolfsonian Museum – 1001 Washington Avenue - Miami Beach 33139 FL – USA
Date: 4 dicembre 2021/ 20 marzo 2022
Inaugurazione: 4 dicembre 2021 in occasione dell’evento Miami Art Basel
Committente: Ministero degli Esteri per Consolato Generale d’Italia a Miami – Florida – USA

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