SPORT E AMBIENTE:
UN LEGAME SOSTENIBILE

Rispetto, integrazione, comprensione e dialogo: questi i valori attraverso cui l’ONU sostiene il ruolo dello sport nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Lo sport è un linguaggio universale che accomuna popoli, culture e generi. Un linguaggio potente e diretto che esprime valori riconosciuti in tutto il mondo, senza distinzione di età, sesso, origini, credenze e opinioni.

Su questi presupposti nel 2017 l’UNESCO ha reso operativo il Piano di Kazan, un accordo globale che unisce le politiche sportive e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. La pratica dello sport interviene infatti su molti degli obiettivi fissati: garantisce una vita sana e promuove il benessere, un’istruzione di qualità, uguaglianza di genere, promuove la crescita economica e il lavoro dignitoso, riduce le disuguaglianze tra i Paesi, rende le città resilienti, sicure e sostenibili e, infine, promuove le società pacifiche.

Sport praticato e sport spettacolo. I due macrosistemi dell’universo sportivo generano non solo un enorme giro d’affari, ma anche un coinvolgimento della popolazione a 360°: atleta, tifoso, spettatore, professionista, praticante, fornitore di prodotti o servizi.

Lo sport ricopre da sempre un ruolo fondamentale nella nostra cultura, sociale e familiare, grazie alla sua funzione educativa. Specchio della nostra società, è in grado di trasmettere modelli di vita e pratiche di comportamento virtuose.

Uno dei valori maggiormente legati alla pratica sportiva è il concetto di disciplina: per affrontare allenamenti e competizioni è necessario infatti condurre una vita equilibrata, regolare e sana. Veicolo di inclusione, aggregazione e partecipazione con un ruolo sociale fondamentale, lo sport rappresenta una scuola di vita, che non smette mai di insegnare nuove regole. Il senso comune di appartenenza e partecipazione sono armi potenti che, piano piano, possono realizzare il cambiamento, favorendo una maggiore coesione economica e sociale, ma anche una maggiore integrazione tra le parti della società.

Proprio per questi motivi lo sport rappresenta un canale privilegiato attraverso cui agire e comunicare la sostenibilità ed è proprio su questo aspetto che si stanno concentrando i piani a medio e lungo termine di molte organizzazioni sportive.

Il senso comune di appartenenza e partecipazione sono armi potenti.

Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e le Nazioni Unite condividono l’obiettivo di rendere il mondo un posto più pacifico e sostenibile. Per il CIO ciò significa garantire che lo sport svolga un ruolo fondamentale nella promozione dell’istruzione, della pace, dell’inclusione sociale e di uno stile di vita sano. E quando nel 2015 lo sport è stato ufficialmente riconosciuto come importante stimolatore dello sviluppo sostenibile ed è stato incluso nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il CIO ha sviluppato la sua strategia, ponendo la Sostenibilità come uno dei tre pilastri dell’Agenda Olimpica 2020, assieme a Credibilità e a Gioventù. L’Agenda Olimpica 2020+5 è il nuovo piano che regola i prossimi 5 anni e che aggiunge alle cinque aree principali (infrastrutture e siti naturali, approvvigionamento e gestione delle risorse, mobilità, forza lavoro e clima) alcune tendenze chiave: Solidarietà, Digitalizzazione, Sostenibilità, Credibilità, Resilienza economico-finanziaria.

La FIFA, la Federazione internazionale che disciplina il calcio, ha iniziato a occuparsi di sostenibilità nel 2006, utilizzando programmi di compensazione del carbonio durante i mondiali in Germania. Da allora, ha intrapreso vaste iniziative in campo ambientale e sociale, sviluppando nel tempo nuovi standard che gli impianti devono rispettare in termini di consumo energetico, idrico e gestione rifiuti, e introducendo regolamenti per l’occupazione e l’etica commerciale.
Calcio per le iniziative del pianeta è il programma, promosso dalla FIFA, volto a minimizzare l’impatto negativo delle attività e dei tornei e a utilizzare le competizioni come strumento di sensibilizzazione sulle questioni ambientali: rifiuti, acqua, energia, trasporti e cambiamenti climatici.

Anche la UEFA, la Federazione calcio europea, ha implementato una sua Strategia di Sostenibilità del Calcio 2030: la Strength through Unity che mira a ispirare, attivare e accelerare l'azione collettiva verso il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente nel contesto del calcio europeo fino al 2030.

Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e le Nazioni Unite condividono l’obiettivo di rendere il mondo un posto più pacifico e sostenibile.

Ma nel mondo ci sono già tante strutture sportive che puntano sulla sostenibilità. Lo stadio di Amsterdam, grazie a 4.000 pannelli solari, una turbina eolica e un complesso sistema di accumulo, oltre a essere autosufficiente produce energia per le abitazioni limitrofe. A Glasgow, lo stadio che ospita le partite della nazionale scozzese, Hampden Park, ha ridotto il consumo di acqua del 35%; in Spagna, il Real Madrid si allena su 11 nuovi campi artificiali che sfruttano manti erbosi di ultima generazione che non necessitano di irrigazione. A Londra, nel nuovo stadio del Tottenham Hotspur è bandito l’utilizzo della plastica usa e getta e verrà utilizzata solo plastica biodegradabile. Nella capitale del Qatar, in occasione dei mondiali di calcio 2022, è stato realizzato il primo stadio a emissioni zero in grado di sfruttare l’energia solare per generare aria fresca.

Negli Stati Uniti si sta diffondendo un modello particolarmente virtuoso: gli organizzatori di eventi sportivi devono dotarsi di una certificazione con bollino verde e preparare un “Report di Sostenibilità”, sia per attirare gli sponsor e gli atleti, sia per ottenere finanziamenti.

Anche in Italia, il CONI sta collaborando con ASviS per implementare nel suo piano programmatico azioni concrete di sostenibilità. In occasione degli Internazionali di tennis d’Italia a Roma è stata pubblicata online una mappa per arrivare al Foro Italico senza impattare sull’ambiente e per il Giro d’Italia è stato presentato un progetto di raccolta differenziata.

Numerose le start up e le iniziative impegnate a rendere attività e pratica sportiva sempre più carbon free: impianti modulari, utilizzo di energie rinnovabili e creazione di sistemi di luce a led sono solo alcune delle innovazioni sulle quali poggiano le strutture del futuro, tese ad alterare sempre meno la biofisicità del pianeta.

L’innovazione della container architecture (strutture modulari a zero cemento e facilmente rimovibili per il padel) è stata inserita tra le 10 innovazioni green più sorprendenti del mondo. Ma ancora: tavole da surf realizzate con plastica riciclata; palline da tennis con anima in gomma, che durano molto più a lungo (Triniti); reti per la pallavolo realizzate con reti da pesca recuperate dagli oceani (progetto Good Net); un campo da basket a Hong Kong realizzato con ventimila scarpe da ginnastica usate e un campo da hockey, quello studiato per le Olimpiadi di Tokyo, realizzato in cardyon, un materiale particolare costituito per il 20% di anidride carbonica, che funge da legante tra superficie e componenti sottostanti.

In questi casi il collante amministrativo è fondamentale.
Mentre il binomio sport e ambiente acquista negli anni una rilevanza sempre più importante, tanto da riuscire a modificare le strategie di atleti e società sportive, le amministrazioni locali e centrali si impegnano per garantire in sinergia con i cittadini e le organizzazioni sportive la diffusione di una cultura sportiva dall’impronta ecologica volta a spingere la popolazione a riscoprire un nuovo stile di vita all’insegna del benessere, della salute e del rapporto con la natura.

share:

Articoli collegati

Cambiare prospettiva, per salvare il pianeta e l’uomo

Tomás Saraceno: mente scientifica e anima creativa. L’opera visionaria di uno dei maggiori artisti contemporanei per creare una nuova etica del comportamento.

I cittadini consapevoli di domani sono i bambini di oggi

Educare alla sostenibilità i più piccoli, coltivando il loro immenso potenziale.
È così che gli insegnanti possono contribuire al cambiamento.

Lasciati ispirare da tutte le prossime storie di sostenibilità: rimani aggiornato sui nuovi numeri!

Iscriviti alla newsletter per ricevere mensilmente i contenuti di Innesti.

N° 7

educazione

Agire pratico, collettivo e circolare.
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram