Arte e urbanismo tattico trasformano spazi grigi in vivaci luoghi di incontro, promuovendo il benessere collettivo.
Campi dorati di grano, pronti per la mietitura che in un attimo diventano terra bruciata a causa di un'ondata di calore senza precedenti, resort di montagna che fronteggiano stagioni sciistiche sempre più corte per mancanza di neve. Senza dimenticare i nuovi tipi di rischi, come il cyberbullismo o le complesse questioni migratorie.
Il mondo sta cambiando e portando con sé nuove complessità anche per il settore delle assicurazioni. Le compagnie, storicamente dedite alla gestione dei rischi quotidiani, si trovano ora in prima linea nel rispondere a sfide globali che richiedono un ripensamento radicale di prodotti e servizi offerti. L’adozione dei principi di sostenibilità nel mercato assicurativo sta ridefinendo il mercato. Questa transizione impatta tutti i rami assicurativi, da quelli tradizionalmente legati alla proprietà e ai danni, fino ai segmenti vita e salute: ognuno si confronta con nuove sfide, e opportunità.
L'integrazione dei criteri ESG rimodella il settore e lo guida, non solo verso una maggiore responsabilità ambientale e sociale, ma anche verso innovazioni che permettono di migliorare la competitività delle compagnie. L'aria di cambiamento si respira nella protezione di beni materiali e della vita stessa. Gli eventi climatici estremi, sempre più frequenti e violenti, ridisegnano le mappe dei rischi assicurativi. Cresce l'interesse per abitazioni e uffici progettati con attenzione all’ambiente, spingendo il mercato a ideare polizze che premiano chi sceglie di vivere e lavorare in spazi eco-sostenibili. Edifici più efficienti e a minor impatto ambientale diventano protagonisti del mercato immobiliare del futuro.
Spostandoci sul fronte del ramo vita e della previdenza, emergono polizze che valorizzano anche uno stile di vita sano e rispettoso dell'ambiente. Che si tratti di pedalare al lavoro al posto di guidare o di adottare abitudini alimentari più sane, queste scelte virtuose non passano inosservate e vengono premiate con vantaggi tangibili. Non sorprendiamoci se una polizza offre sconti agli assicurati che vanno al lavoro in bicicletta o utilizzano mezzi pubblici, documentando le abitudini tramite un'app. Potrebbero esserci anche vantaggi per chi segue diete equilibrate, come consulenze nutrizionali o sconti sull’acquisto di prodotti biologici, con la possibilità di caricare dati riguardanti le proprie abitudini alimentari per ottenere riduzioni sui premi.
Nel mondo delle assicurazioni sanitarie le polizze guardano al benessere della persona a 360°, abbracciando la prevenzione e promozione di uno stile di vita equilibrato. Una visione che coniuga la cura della salute fisica, mentale e sociale, riconoscendo che il benessere parte dalle nostre scelte quotidiane.
Immaginiamo polizze che ci premiano per ogni visita di controllo svolta regolarmente e che offrono sconti se ci iscriviamo in palestra, pratichiamo uno sport costantemente, o ci muoviamo spesso a piedi o in bici. Servizi che mettono a disposizione esperti di nutrizione e app che aiutano a monitorare il livello di attività fisica e le nostre abitudini alimentari. Le assicurazioni incoraggiano gli assicurati a prendersi maggiormente cura di sé. Migliorare la qualità della vita di ognuno di noi equivale a ridurre i costi sanitari: prevenire è sempre meglio, e più economico, che curare.
Possiamo dunque affermare che, le compagnie assicurative giocano un ruolo nel promuovere una società più consapevole, responsabile e impegnata nel sostenere stili di vita sani dove le persone riprendono il ruolo di protagoniste della loro salute.
Nel settore delle assicurazioni di responsabilità civile, la prospettiva si sta allargando ben oltre la valutazione tradizionale dei rischi, osservando con attenzione come le aziende si muovono sullo scacchiere della sostenibilità. È come se, in un laboratorio scientifico, gli scienziati decidessero di utilizzare microscopi più potenti per osservare elementi mai considerati prima. Le compagnie esaminano con maggiore precisione le politiche ambientali, sociali e di governance delle aziende, ponderando come queste possano influenzare il rischio.
Immaginiamo un'azienda che produce giocattoli. Se questa azienda utilizza materiali riciclati, garantisce condizioni di lavoro eque per i dipendenti e adotta una gestione trasparente, potrebbe certamente essere vista in modo più favorevole da un'assicurazione di responsabilità civile. Questo perché le buone pratiche ESG riducono potenzialmente il rischio di contenziosi o di danni alla reputazione che possono costare caro sia all'azienda che alla sua assicurazione.
Ecco come i tre pilastri ESG, economico, sociale, governativo, non rappresentano più solo indicatori di responsabilità, ma diventano punti focali per le compagnie assicurative nel valutare i rischi associati alle aziende che assicurano.
Sul fronte ambientale, le assicurazioni scrutano l'approccio delle aziende verso la natura: come utilizzano le risorse, gestiscono i rifiuti, controllano le emissioni e proteggono gli ecosistemi. L'obiettivo è capire come ciascuna azienda si prepara a fronteggiare e mitigare i potenziali disastri naturali che possono portare a ingenti richieste di risarcimento. Passando alle pratiche sociali, le compagnie assicurative valutano l'impegno delle aziende nella tutela dei propri lavoratori, nella garanzia di condizioni di lavoro dignitose e nella promozione di un ambiente inclusivo e diversificato. Aspetti cruciali, perché politiche sociali solide possono significativamente ridurre il rischio di controversie legali o danni reputazionali. Infine, la governance aziendale: una gestione trasparente, un consiglio di amministrazione indipendente e pratiche di audit affidabili sono essenziali per prevenire frodi e corruzione, minimizzando così il rischio di responsabilità civili.
Attraverso queste nuove lenti di valutazione e ramificazioni del rischio, le compagnie orientano le aziende e i privati per raggiungere, insieme, una maggior qualità di vita.
Images Credits:
© Illustrazioni di Victoria Roussel
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