LA NATURA INSEGNA 
E CRESCE GIOVANI LIBERI E SANI

D’estate, quando cala un po’ la calura, scendiamo nell’orto a raccogliere i pomodori. “Ma questi diventano rossi, domani?”, chiede Ludo un po’ perplesso. “C’è uno gnomo che li colora di rosso questa notte”, risponde Leo, prendendo in giro il fratello con quel suo sorriso furbetto.
All’inizio della primavera abbiamo piantato i semi. Per giorni abbiamo osservato i vasetti per scorgere le prime foglioline, incoraggiandole a uscire dalla terra. E poi, trasferito le piantine a dimora. Ogni fiore è stato una piacevole sorpresa, ogni passaggio il pretesto per imparare qualcosa. E la sera gustiamo la nostra deliziosa insalata di pomodori, resa così speciale da due parole: consapevolezza e scelta.
La natura è la miglior maestra possibile. Non c’è nulla che offra stimoli e lezioni così importanti che ogni bambino dovrebbe poter esperire per crescere più felice e vivere una vita sana. Sono davvero tanti gli studi e le ricerche anche recenti che dimostrano come i nostri bambini crescano più felici se trascorrono molto tempo fuori, o in ambienti ricchi di natura.

PERCHÉ EDUCARE NELLA NATURA È IMPORTANTE?

Bisogna ammettere che nella nostra società non è facile trovare tempo e spazio per garantire ai nostri figli un’infanzia all’aperto. Di solito li iscriviamo, ancora piccoli, a corsi di musica o inglese. Riempiamo i pomeriggi con lezioni di nuoto o di danza, allenamenti di calcio, e poi nei weekend li portiamo a visitare musei o edifici storici. Tutte esperienze fantastiche, ma che non possono sostituire quell’educazione spontanea fatta di istinti, avventure, relazioni con il mondo circostante.

“Più è semplice e tranquilla la vita del bambino, più libera da stimoli ed eccitamenti artificiali e in armonia con la Natura, più il vigore fisico e mentale, nonché la forza spirituale, ne trarranno giovamento.”
(Ellen Gould White)

Per un certo verso, la sospensione che abbiamo vissuto nei primi mesi del 2020 ci ha aiutato a capire ancora di più quanto fosse fondamentale fare scorta di momenti nella natura.

Il tempo trascorso all’aria aperta regala ai bambini esperienze che difficilmente possono esser riprodotte altrove. Possiamo stare ore davanti a un prisma di vetro e spiegare la scienza dei colori, ma quanto è più bello e più facile imparare la lezione guardando un arcobaleno dopo un temporale estivo, con gli stivali da pioggia addosso per saltare nelle pozzanghere, senza paura di sporcarsi?

La natura permette loro di imparare giocando, facendo continue piccole scoperte. E può essere fonte di apprendimento anche in un senso più tradizionale, trasformando i materiali naturali in tantissime attività didattiche per imparare a contare, a riconoscere le forme, a creare piccole opere d’arte.

I BENEFICI
DELL’EDUCARE
NELLA NATURA

Permettere alla natura di insegnare alcune delle lezioni e dei valori che tentiamo di trasmettere ai nostri figli è così facile, anche se ci sembra di non avere tempo per farlo, anche se non ci sentiamo in grado, anche se viviamo in città.
Coltivare una piccola piantina, anche in un vaso in un angolo luminoso della cucina o su un piccolo balcone, migliora l’autostima dei bambini, che si scoprono capaci di prendersi cura di un essere vivente e sperimentano creatività, fantasia e curiosità.

La scuola della natura sviluppa il benessere psicofisico, oltre che la capacità di apprendimento. Il potere rigenerante del verde migliora la concentrazione, mentre il movimento e l’uso dei sensi contribuiscono a prendere consapevolezza del proprio corpo. Non servono attività complesse: anche solo una camminata su terreni differenti permette ai bambini di scoprire i loro limiti e attivare risorse per superarli.
Ecco perché l’attività all’aperto rafforza anche l’autonomia: le piccole sfide a cui si trovano davanti li rendono protagonisti del loro percorso di apprendimento, e li aiutano a superare le difficoltà.

UNA COSCIENZA GREEN

Quando Leo aveva poco meno di 3 anni trascorremmo parte delle nostre vacanze nella casa estiva dei nonni, sul mare. Un giorno lo trovai intento a guardare una breve animazione: una tartaruga marina che nuotava nel suo habitat, a caccia di meduse, ma confusa dalla forma molto simile ingeriva un sacchetto di plastica.

La spiccata sensibilità di Leo era stata colpita-e-affondata: non ha fatto che ripetere quella storia per giorni, e raccogliere la plastica sulla riva era diventato il nostro passatempo preferito. “Se un pesce o una tartaruga la mangia, sta male!”, spiegava ai vacanzieri che camminavano sul bagnasciuga.

Oggi i miei figli mi accompagnano nei miei impegni quotidiani con una coscienza critica sempre accesa. Si ricordano di portare una borsa di tela per la spesa, e sanno che è meglio scegliere una confezione di carta piuttosto che di plastica. Fare la spesa con loro può essere un momento educativo anche per invogliarli a mangiare in modo più sano e consapevole.

Una visita al mercato, o ancora meglio in un’azienda agricola, diventa per i più piccoli un’occasione di partecipazione e apprendimento. Molti studi dimostrano che i bambini preferiscono mangiare quello che loro stessi hanno preparato e di cui hanno conoscenza. Lasciate scegliere qualche alimento – in particolare la verdura – ai vostri figli, e cucinatela insieme a loro.

Se ne abbiamo l’occasione – in fattoria o nel nostro piccolo orto – lascio che raccolgano frutta o verdura e che sperimentino la natura da vicino. Vanno a recuperare le uova nel pollaio e danno il fieno alle caprette. L’amore che hanno per i mirtilli è nato proprio quando siamo andati a fare la raccolta in un’azienda vicina! È anche un bel modo per far capire ai bambini che “il cibo non cresce al supermercato”.

Se i bambini sviluppano la consapevolezza di come vengono prodotti gli alimenti che mangiano, daranno più valore al cibo naturale piuttosto che a quello industriale e faranno scelte migliori dal punto di vista nutrizionale ed ecologico.

Questa, come tantissime altre attività nella natura, promuove un’educazione ambientale che mai come ora è fondamentale per le nuove generazioni. Il che non significa mettersi a impartire lezioni sui cicli naturali e sulla salvaguardia dell’ambiente, ma far nascere l’interesse di un bambino nei suoi confronti.
Significa fare in modo che si senta parte di un mondo straordinario da comprendere, rispettare e proteggere.

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