Redazione interna

LO SVILUPPO
DELL’E-MOBILITY:

TESLA FA SCUOLA

La costruzione di una fabbrica Tesla vicino a Berlino e i conservazionisti che protestano per l’impatto ambientale che essa comporterebbe.
La e-mobility è sempre anche eco-mobility, o sposta solamente il problema?

Se si parla di batterie per veicoli elettrici, generalmente si parla di batterie al litio.
Fino a poco tempo fa la domanda di tali batterie proveniva principalmente dal settore dell’elettronica di consumo, ma con la rivoluzione dei veicoli elettrici avviata da Tesla, c’è stata un’accelerazione della domanda sia per intensità che per volumi di energia maggiori.

Il litio ad oggi è abbondantemente disponibile, inoltre è riciclabile. Anche se il riciclo è più oneroso dell’approvvigionamento primario: è, infatti, un processo molto costoso e oggi ancora poco efficiente.

Una buona alternativa è il riuso: quando gli accumulatori esausti non sono più in grado di alimentare un’auto elettrica, possono essere riutilizzati come batterie per lo stoccaggio di elettricità, al fine di alimentare abitazioni ed edifici ancora per molto tempo. In questo senso si può dire che il settore automotive, insieme a governo e istituzioni, deve potenziare al meglio un’efficiente catena del riciclo e del riuso.

Se noi andiamo in giro con un’auto elettrica, ma la ricarichiamo con elettricità da fonti non rinnovabili, non abbiamo comunque cambiato di molto la situazione.
Le rinnovabili rappresentano complessivamente poco più di un quarto dell’intera produzione mondiale di elettricità. Con questi numeri, un mondo “carbon free” è ancora un miraggio, con o senza auto elettriche.

Dunque, l’e-mobility offre l’occasione di avviare una ormai necessaria ristrutturazione delle reti elettriche, facendole evolvere in chiave “smart” e quindi portandole a evitare variazioni, picchi, sovraccarichi e tutto ciò che si è rivelato un limite per le rinnovabili in questi ultimi decenni.

Oltre al potenziamento delle energie rinnovabili, la transizione verso l’e-mobility implica anche lo sviluppo e la sperimentazione di nuove soluzioni ICT (Information and Communication Technology), contribuendo a un’importante riduzione della complessità nell’ingegneria automobilistica.

Parallelamente allo sviluppo e alla diffusione della mobilità elettrica, servono quindi quelli della mobilità sostenibile e della smart mobility nel suo complesso: trasporto pubblico, car/bike sharing, mobilità dolce, micromobilità, bici, piedi ecc.
Ripensare la mobilità vuol dire anche ripensare il modello urbano, serve affiancare il famoso cambio di paradigma culturale che porta le persone ad avere un approccio diverso alla mobilità.
Passare all’e-mobility offre dunque innumerevoli opportunità. Tutti passaggi che vanno studiati, sviluppati e messi in pratica.
Solo un efficiente equilibrio tra catena del riciclo, del riuso, efficientamento delle reti elettriche, potenziamento delle energie rinnovabili e delle tecnologie digitali ed evoluzione del modello urbano possono rendere la e-mobility una vera e propria eco-mobility.

Per questo anche parlare solamente di auto elettrica a proposito di Tesla, pare riduttivo.
La mission aziendale, ricordiamo, è "to accelerate the world's transition to sustainable energy."
Non vendere quante più auto possibili, che di solito è obiettivo comune delle altre case automobilistiche, ma accelerare la transizione del mondo verso le energie sostenibili, e questo passa anche attraverso la mobilità.

Tesla si compone anche di un ecosistema più strutturato: pannelli fotovoltaici e tetti solari per la produzione, batterie d'accumulo domestiche Powerwall per lo stoccaggio e veicoli elettrici per la mobilità.

Per questo motivo, il reparto tecnico Tesla si è concentrato molto sulla progettazione stessa delle macchine che costruiscono le macchine, trasformando così lo stabilimento stesso in prodotto, la prima risultante della mission.

Il primo Master Plan scritto e pubblicato da Elon Musk, nell’agosto del 2006, aveva come scopo principale quello di spiegare come le sue azioni ricadessero nell'ambito di un quadro complessivo ben più ampio. Il nocciolo centrale era, e rimane, quello di favorire l'avvento dell’era dell'energia sostenibile.

<< Creare un'auto da produrre in volumi limitati, quindi necessariamente costosa.
Utilizzare i ricavi ottenuti per sviluppare un'auto da produrre in volumi maggiori, e quindi ad un prezzo inferiore. Utilizzare i ricavi ottenuti per creare un'auto ancor meno costosa da produrre in grandi volumi. Efornire energia solare. >>
(Elon Musk, Co-Founder & CEO of Tesla Motors)

 

Oggi Tesla sta entrando nella seconda fase del Master Plan.

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