Nell’era del cambiamento e delle grandi sfide, le assicurazioni si adattano promuovendo sostenibilità e nuovi stili di vita.
Vari studi hanno dimostrato come un ambiente urbano gradevole influisca sul tono dell'umore e sulla salute mentale in generale. La bellezza, in tutte le sue forme e manifestazioni, gioca un ruolo cruciale nella modellazione del benessere individuale e collettivo. Le città hanno il potenziale di diventare luoghi vibranti e solidali, ma solo se progettate con cura e attenzione alle esigenze di chi le abita.
L'urbanismo contemporaneo si è evoluto proprio verso questa direzione, focalizzando gli sforzi sulla creazione di spazi armonici, dove vivere in equilibrio con gli altri e l'ambiente. Un esempio tangibile di questo approccio è l’urbanismo tattico che mira a tramutare aree pubbliche trascurate in luoghi animati e accoglienti. Questo approccio viene realizzato attraverso soluzioni creative, spesso promosse dalla comunità o dalle amministrazioni locali, che implementano politiche a breve termine e a basso costo. Grazie a tali interventi, lo spazio viene rimodellato e vengono create delle vere e proprie isole di socialità.
Nell'ambito del progetto "Piazze aperte" del comune, che promuove forme sostenibili di mobilità e valorizza il suolo pubblico come luogo di aggregazione, si includono interventi come la riconfigurazione e pedonalizzazione di Piazzale Stazione Genova di Milano, avviati nel 2018.
Marco Cattuzzo, regional product manager di Mapei, coordinatore dell’intervento, ci racconta come una delle più grandi aziende produttrici di materiali per l'edilizia abbia abbracciato in toto questa filosofia.
“L’obiettivo è quello di rendere gli spazi urbani più piacevoli per socializzare, leggere e godersi il tempo libero. Attraverso interventi di urbanismo tattico, si vuole trasformare spazi stradali occupati da un "mare grigio" in vivaci e creativi ambienti urbani, inondandoli di colore e vitalità.
Abbiamo fornito una resina epossi-acrilica bicomponente a rapida asciugatura, arricchita con quarzo granulare, per rivestire una superficie di circa 600 m2. Grazie alla velocità di asciugatura e alla facilità di applicazione del materiale, il piazzale è stato riaperto in meno di 48 ore dall'inizio dei lavori, consentendo un rapido recupero dell'area e un miglioramento immediato della qualità urbana.”
Un vero art attack in cui opere d'arte urbana si diffondono a macchia d’olio, spargendo e ramificando allegria ed energia.
Accomunati dalle stesse finalità, i progetti di urbanismo tattico si uniscono ad iniziative di rigenerazione sportiva, come il campo da basket nel quartiere Scalo San Lorenzo a Roma, dove un gigantesco cestista dipinto sull'intera superficie del campo, realizzato da Piskv (alias di Francesco Persichella), ha reso il luogo non solo un punto di ritrovo per gli appassionati, ma anche una ragione di orgoglio per la comunità.
Oppure a Prato, presso “Macrolotto Zero”, il quartiere adiacente al centro storico caratterizzato dall’assenza di spazi pubblici, divenuto oggi un polo sociale e sportivo con superfici disegnate secondo uno schema geometrico suddiviso in più colori.
Questi interventi di rigenerazione urbana stanno trasformando città in tutto il mondo attraverso un processo di ramificazione virtuosa.
A Breda, nei Paesi Bassi, l’artista catanese Gummy Gue ha riscattato “la piazza nera”, un’area caratterizzata da un’elevata microcriminalità urbana, attraverso la realizzazione di “Orbital”, un grande graffito attorno a un campo da calcio. Opera dedicata a Hein van Gastel, gloria del calcio locale.
Ma anche piste ciclabili e percorsi pedonali, come il Jurassic Mile a Singapore, un’esposizione a cielo aperto di dinosauri a grandezza naturale. Oppure la pista ciclabile Lezíria a Castro Marim, in Portogallo, parte di un progetto che mira a collegare villaggi e promuovere la sostenibilità.
“L’idea è quella di abbracciare un concetto olistico di sostenibilità che possa estendersi dal benessere abitativo a quello sociale e ambientale - afferma Marco - Abbiamo infatti ricevuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali per l’economia circolare, portando avanti la proposta di sistemi e soluzioni innovative e sostenibili, come la linea Zero, una serie di prodotti per l'edilizia progettati per ridurre l'impatto ambientale, inclusa l'emissione di CO2. Sosteniamo il progetto "StrategieGreen2030" per affrontare le sfide attuali e future legate alla salute e alla qualità delle aree urbane, con l'obiettivo di decarbonizzazione e rinaturalizzazione per migliorare la qualità della vita nelle città. Si aggiunge un programma strutturato di recupero del packaging dei prodotti distribuiti in B2B e diversi moduli di formazione sia interna che dedicata a professionisti e distributori sulle pratiche di riduzione di impatto e responsabilizzazione ambientale.”
L'arte e la bellezza non solo trasformano le nostre città, ma anche le nostre vite, arricchendole con colori e forme che ispirano gioia e speranza.
L’esempio di Mapei mette in luce il potenziale trasformativo dell'urbanismo tattico e del coinvolgimento aziendale nella rigenerazione urbana. Una visione che si estende oltre il mero impatto ambientale e abbraccia anche il benessere sociale. Questo approccio non solo rende le città esteticamente piacevoli e funzionali, ma le trasforma anche in spazi di condivisione, inclusività e coesione.
Incorporando l'arte e la creatività nel tessuto urbano, è possibile creare ambienti urbani che diventano luoghi di incontro, espressione e orgoglio comunitario, generando un impatto positivo sulla salute mentale e sul benessere generale dei cittadini.
La sfida per le aziende di tutti i settori sta nell'ispirarsi a questi esempi, adottando strategie innovative e collaborative. Diversificando e ramificando le attività, è possibile contribuire in modo significativo a promuovere il benessere delle persone e dell'ambiente, per un mondo più bello, accogliente e in armonia con tutto ciò che ci circonda.
Nell’era del cambiamento e delle grandi sfide, le assicurazioni si adattano promuovendo sostenibilità e nuovi stili di vita.
Entriamo nel mondo di Leila, dove oggetti condivisi rinnovano il senso di comunità, e il valore del riutilizzo rallenta il consumismo.