“Chiedi e ti sarà dato”,

l’abbinamento vino e vittoria, 
quasi perfetto!

Cibo e vino rappresentano l'anima della nostra cultura, un legame che affonda le sue radici nel nostro passato. Ogni piatto e ogni sorso sono un viaggio nel tempo, tra tradizioni antiche e innovazioni contemporanee.

Sono Adua Villa, e in questo vortice affascinante e multiforme dell'enogastronomia mi sono fatta strada come giornalista, scrittrice e narratrice digitale. Da sommelier ed enogastronoma, ho viaggiato attraverso i territori del gusto, esplorando culture e tradizioni, trasformando esperienze in storie da condividere.

Da questo spirito di esplorazione nasce il mio ultimo libro: “Tutto in una notte: Il primo libro sul vino scritto in compagnia dell'intelligenza artificiale”. In una notte uggiosa milanese con spirito di curiosità e di sfida, ma anche con una sana dose di divertimento, ho interrogato quella che sembra essere l’innovazione del secolo: l’Intelligenza Artificiale riguardo abbinamenti semplici, complessi e a volte fantasiosi tra vino e cibo.

Nel nostro primo incontro, la domanda nata spontanea è stata:

«AI, qual è il miglior vino
da abbinare ad una vittoria?»

Risposta di AI: «Champagne o Spumante: lo champagne è spesso associato alle celebrazioni e alle vittorie. Un buon champagne o un vino spumante di qualità sono scelte classiche per festeggiare.

Vino Rosso: Un vino rosso di alta qualità può essere una scelta eccellente, specialmente se stai celebrando con un pasto. Vini come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, o il Pinot Noir sono popolari.

Vino Bianco: Se preferisci il vino bianco, opta per un Chardonnay, un Sauvignon Blanc o un Riesling di qualità.

Vino Rosato: Un buon vino rosato può essere una scelta fresca e leggera per celebrare, soprattutto durante i mesi più caldi.

Vino Spumante Rosato: Se desideri qualcosa di unico, puoi considerare un vino spumante rosato. È una scelta festosa che aggiunge un tocco di colore alla celebrazione.»

Wow! Che risposte… se ci fate caso ha citato solo vitigni internazionali, conosciuti in tutto il mondo, ma ha comunque capito che con la parola “Vittoria” può andar bene abbinare bollicine, insieme a una buona dose di qualità, popolarità e celebrazione. Questo mi ha stuzzicato e più continuavo a dialogare con l’intelligenza artificiale più mi rendevo conto che, ad oggi, siamo ancora ad uno stadio iniziale nel nostro settore: risulta molto ferrata sulla storia ma appena il dialogo si fa un po’ più articolato, il suo punto di vista e le sue risposte vacillano.

Non so voi che rapporto avete con l’intelligenza artificiale, e se avete un rapporto con lei, ma io ho faticato a capirla, soprattutto a gestirla. Ne ero stravolta e anche impaurita leggendo le sue risposte, per esempio: Quale vino abbinerebbero i Maneskin all’amatriciana?

Risposta di AI: «I Maneskin potrebbero abbinare un vino rosso corposo come un Nero d’Avola o un Aglianico del Vulture per accompagnare l’amatriciana. Questi vini hanno un sapore forte e speziato che si adatta perfettamente al condimento della pasta.»

La mia amica AI mi ha appena risposto come avrei fatto io!

Sì, avrei anche pensato a delle bollicine, un connubio frizzante. Ma il Nero d’Avola e l’Aglianico del Vulture anche se così di diversa identità e stile hanno nelle loro trame un DNA simile alla carica di questi quattro ragazzi romani che amavano definirsi i “Coatti di X Factor”, già per questo li adoravo. Certo l’AI non sa dirmi se Damiano, Victoria, Ethan e Thomas mangiano l’amatriciana, ma ha capito sicuramente quale ragionamento usare senza conoscere i loro gusti personali, basandosi sulle loro scelte musicali, mood, stile di vita e origini. Il loro perfect match non lo sapremo mai senza averli davanti, ma abbiamo iniziato bene.

Ancora una volta “la novità” fa paura.

Non la conosciamo, ci fa uscire dalla nostra comfort-zone, necessita studio, ci fa guardare da un altro punto di vista, elaborare uno spirito critico e a volte ci obbliga a cambiare opinione. Questa spesso ci spaventa, non sempre siamo disposti ad affrontarla e il più delle volte non c’è un vero motivo: non ne abbiamo semplicemente voglia.

Ad oggi non capiamo benissimo cosa sia e dove ci porterà. Quindi, come ogni novità, inizialmente la vediamo con interesse, attenzione e spesso con timore.

Eppure, in campo agroalimentare queste innovazioni sono già operative da un po’, come l’applicazione delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale nell'agricoltura che stanno portando a una maggiore efficienza nella produzione alimentare. Ad esempio, i sensori intelligenti possono monitorare costantemente le condizioni ambientali dei campi coltivati, consentendo agli agricoltori di intervenire tempestivamente per ottimizzare l'irrigazione o prevenire le malattie delle piante. Questa precisione nell'utilizzo delle risorse riduce lo spreco idrico e l'uso di pesticidi, contribuendo così alla sostenibilità del settore.

Pensate a me in quella notte di pioggia a Milano, dopo ore passate in compagnia dell’IA. Prima di darle la buonanotte, decido di farle un’ultima domanda:

«Ma se Gesù fosse un sommelier?»

Risposta di AI: «Pace a te, figlio mio. Come posso aiutarti nel trovare l'accordo perfetto tra cibo e vino per il tuo pasto?»

IO: «cavoli!»

AI: «Pensa ai profumi che emana il dolce cavolo, come il profumo dell'incenso sacro nell'aria. Ti suggerisco quindi uno Syrah per esaltare il suo sapore.»

IO: «Scusami, cavoli era un’esclamazione. Vorrei un vino da abbinare alla crostata di mirtilli.»

AI: «Come le bacche selvatiche crescono liberamente nella natura, così la crostata ai mirtilli è un dono della terra. Ti consiglio un Moscato d'Asti, come lo spirito del Signore, per accompagnare questa delizia divina.»

IO: «E se invece volessi bere un Chianti Classico Docg, cosa ci potrei abbinare?»

AI: «Come la fede salda nella Verità, così il Chianti Classico Docg è un vino che regala intensità e persistenza al palato. Ti consiglio di abbinarlo con un piatto di agnello in umido, come il Signore Gesù che dona la sua vita per noi.»

IO: «Buonanotte. Ma siamo sicuri che sia una BUONA NOTTE?»

Ps: E voi che siete degli appassionati di vino, dopo queste risposte, l’avreste promossa a intenditrice?

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