POTENZA, CONTROLLO E QUALITÀ DEL RICICLO

La potenza è nulla senza controllo”: era il 1994 quando Carl Lewis, il velocista e saltatore in lungo pluriprimatista mondiale, compariva in tutta la sua potenza nella campagna pubblicitaria Pirelli, in tacchi a spillo. Il messaggio era chiaro: puoi avere l’auto più potente del mondo, ma se le gomme sono sbagliate la sicurezza è a rischio.

Gli pneumatici negli anni hanno mescole e performance sempre migliori, ma quando un pneumatico è consumato non è più sicuro ed efficiente: diventa un PFU, un "Pneumatico Fuori Uso" e deve essere smaltito.
Due sono allora le strade: recupero energetico in impianti specifici (il PFU ha un potere calorifico pari al carbone, ma a minori emissioni gas serra) o riciclo di materia (il PFU viene macinato meccanicamente a temperatura ambiente e separato nelle tre componenti gomma, acciaio e fibra tessile).

Nel 2022 Ecopneus, la società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli Pneumatici Fuori Uso, ha recuperato oltre 230.000 tonnellate di PFU (il 60% dei PFU nazionali) con una raccolta capillare su tutto il territorio nazionale, raccogliendo il 119% del proprio target di legge. Sono state oltre 80mila le missioni di raccolta effettuate presso oltre 27.500 gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutte le province italiane.

La gomma degli pneumatici è una miscela di polimeri di alta qualità con eccezionali caratteristiche chimico-fisiche che il processo di riciclo non altera, rendendola idonea a essere impiegata per realizzare prodotti anche molto diversi tra loro: prodotti per l’edilizia, come isolanti acustici e antivibranti, per lo sport, come il playground per i parchi giochi, campi da calcio, pavimentazioni sportive polivalenti e antitrauma, e prodotti per il benessere animale.
Si aggiunge il settore stradale e delle infrastrutture con asfalti speciali, drenanti, silenziosi e duraturi (fino a 3/400 volte più del normale), piste ciclabili, arredi urbani ed elementi per la sicurezza stradale. Infine, c’è il mondo del design, o meglio, del Circular Design Thinking, e dell’oggettistica in genere che può avvalersi anche di materiali mixati alla gomma riciclata.

Ciononostante, oggi il mercato non è ancora in grado di assorbire al 100% la gomma riciclata prodotta e una parte viene ancora indirizzata a recupero energetico.

“Per questo motivo Ecopneus investe molte risorse in ricerca e innovazione lavorando al fianco di una rete di partner specializzati e autorevoli, che spazia dalle aziende di settore alle università e dalle istituzioni agli enti di ricerca, per rafforzare i diversi settori di applicazione della gomma riciclata e creare nuove opportunità di impiego dal forte potenziale di crescita, come il riciclo chimico e le applicazioni in ambito industriale. A tal fine in collaborazione con Matrec abbiamo sviluppato RUBWAY, un laboratorio virtuale di conoscenza, innovazione e collaborazione per l’impiego della gomma riciclata da PFU, nell’ambito del design e dell’architettura”, Federico Dossena - Direttore Generale Ecopneus.

All’importante servizio ambientale Ecopneus somma un lodevole impegno di sostenibilità sociale: da dieci anni porta avanti con Legambiente un progetto Educational dal titolo “Per un corretto riciclo degli Pneumatici Fuori Uso” rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Ogni anno viene coinvolta una regione diversa: incontri sui temi del riciclo e dell’economia circolare dei PFU, visite agli impianti di lavorazione ed eventi di approfondimento su legalità e sostenibilità della filiera.

Un concorso a premi affianca le attività formative: gli studenti sono sfidati a realizzare un video che trasmetta un messaggio positivo legato alle buone pratiche per il corretto recupero degli Pneumatici Fuori Uso. Una giuria, composta da rappresentanti di Legambiente, Ministero dell'Istruzione, Ministero della Transizione Ecologica ed Ecopneus, assegna superfici sportive e manufatti in gomma riciclata alle classi vincitrici.

Il progetto trae forza dalla promozione del concetto sport nella sua accezione più valoriale: lo sport è un fondamentale elemento di aggregazione e inclusione sociale, ha una valenza fortemente educativa e relazionale, è strettamente legato alla qualità della vita e alla salute mentale e fisica.

“L’obiettivo è quello di sperimentare e valorizzare una concreta transizione ecologica attraverso lo sport sociale e per tutti, insegnando ai ragazzi l’importanza della condivisione nell’attività fisica come nella vita, oltre al rispetto per l’altro e per l’ambiente. Questi campi sportivi in gomma riciclata vogliono coniugare nel migliore dei modi sostenibilità sociale, in grado di creare un dialogo tra i ragazzi di lingue e culture diverse, e sostenibilità ambientale. Cerchiamo di fare in modo che i ragazzi vivano un’esperienza completa: ricordino di aver lavorato al progetto, di esser stati ascoltati e premiati. Ogni anno, con gioia, constato con quale impegno e consapevolezza i ragazzi si applichino, indipendentemente dagli strumenti a disposizione. A dicembre 2022 siamo stati in un teatro di Milano per premiare i finalisti del concorso: il silenzio nella sala era totale, tutti attenti, nessuno con il telefonino in mano. Ascoltavano le testimonianze dei compagni, coinvolti in un lavoro di coprogettazione e in una sana competizione di idee innovative e creative”, Federico Dossena - Direttore Generale Ecopneus.

Giunta all’undicesima edizione, l’iniziativa annuale ha coinvolto finora 10 regioni d’Italia, raggiungendo oltre 11.000 studenti e 4.100 docenti. L’edizione 2022 ha premiato con un campo Tyrefield in gomma riciclata per il basket 3×3 il video dal titolo “Salva Gommo, salva il mondo”, prodotto dagli studenti del Liceo Scientifico Scienze Applicate dell’Istituto “G. Marconi” di Gorgonzola (MI).

Degna di nota anche l’iniziativa formalizzata nel 2013 da un protocollo d’intesa tra Ecopneus, Ministero dell’Ambiente, Incaricato del Governo per i roghi di rifiuti in Campania, Prefetture e Comuni di Napoli e Caserta, con cui la società consortile mette a disposizione proprie risorse per la raccolta dei PFU abbandonati sul suolo pubblico della cosiddetta “Terra dei Fuochi”,  l’estesa area tra le province di Napoli e Caserta dove la criminalità organizzata gestisce e smaltisce illegalmente rifiuti speciali provenienti da tutta Italia (la definizione fa riferimento a una frase utilizzata da Roberto Saviano nel libro Gomorra, che a sua volta riprende i Rapporti Ecomafia di Legambiente). 

Con la campagna “Io scelgo la strada giusta” Ecopneus lancia un appello contro l’acquisto in nero di pneumatici e preleva i PFU sottraendoli alla pratica criminale che li fa diventare spesso materiale di innesco dei roghi tossici. La campagna è volta alla costruzione di risultati duraturi attraverso uno sforzo di informazione e sensibilizzazione, per aiutare le giovani generazioni a maturare scelte responsabili e di legalità per il loro futuro. Anche in questo caso il progetto Educational prevede un programma informativo nelle scuole e un concorso che mette in palio superfici sportive e arredi in gomma riciclata.

Rigenerare la gomma degli pneumatici, quella che permette di esprimere al meglio la potenza delle vetture in sicurezza e controllo, per creare superfici sportive, che garantiscono le stesse caratteristiche per rigenerare corpo e mente.

Sembra il perfetto esempio di transizione ecologica.
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