Conversazione con

OGNI OGGETTO DEVE AVER LA SUA STORIA

Da oltre 30 anni Alisea progetta e produce oggetti di design ecosostenibile e di uso quotidiano utilizzando materiali provenienti da filiere pensate esclusivamente in economia circolare.

Il riciclo e il riuso dei materiali sono la mission dell’impresa fin dalla sua fondazione, rendendola un esempio di Remade in Italy e un'ispirazione per tutti coloro che ancora fanno fatica a ragionare in modo sistemico e circolare.

Dal recupero e riciclo della grafite e del sughero nasce Perpetua g_cork.
A prima vista potrebbe sembrare un semplice tappo, ma non è solo questo: scrive proprio come una matita. Selezionato dall’ADI Design Index per il Compasso D’Oro, il più importante e autorevole premio del design al mondo. Design di Marta Giardini.

Alisea promuove un sistema industriale rigenerativo anziché estrattivo e cerca di creare scambi di risorse tra due o più industrie, con l'obiettivo di generare vantaggi competitivi reciproci. L'azienda si pone come promotrice della simbiosi industriale ed economica attraverso l'innovazione nei processi produttivi in economia circolare.

Siamo riusciti a incontrare Susanna Martucci, donna esplosiva sempre in movimento e raramente per più di un’ora nello stesso posto, CEO e fondatrice di Alisea, Società Benefit e certificata B Corp.

  • Tra tanti materiali, come mai proprio la grafite si trova al centro delle vostre attività e occupa buona parte delle vostre ricerche?

Dal recupero e riutilizzo degli scarti inevitabili per la produzione industriale di parti di aeromobile: tessuto in fibra di carbonio resinato.

La grafite è lo scarto inevitabile della produzione industriale di un nostro cliente, la Tecno EDM di Torino che produce elettrodi per il settore aeronautico, aerospaziale, ferroviario e automotive: tonnellate di grafite che finiscono solitamente in discarica, seppellite sottoterra.
La grafite è un materiale atossico, inerte e per come la vedo io, prezioso. La sfida che ci viene sottoposta è quella di provare a produrre un oggetto adatto a comunicare e promuovere il loro marchio da utilizzare durante la prossima Fiera di Parigi, partendo proprio dallo scarto di grafite.

E se fosse una matita?

Era il 2013 e scopriamo che - incredibile a dirsi - non esiste alcun produttore di matite in Italia e quindi nessuna possibilità di inserirci in un processo produttivo già esistente sul nostro territorio con cui creare una partnership per sostituire materia vergine con la nostra di scarto.

Nessuno fino ad allora aveva mai riutilizzato la grafite di scarto: era l’occasione perfetta per capire cosa saremmo stati capaci di fare partendo da zero, e testare le vere potenzialità di Alisea dopo 20 anni di lavoro sui più disparati materiali di scarto e dove, in futuro, saremmo stati in grado di arrivare.

Se in Italia qualcuno avesse prodotto matite, non avremmo conseguito la consapevolezza di quanta strada avessimo percorso e non saremmo mai salpati alla scoperta di nuovi mari guidati da venti favorevoli: gli alisei, da cui prende il nome la mia azienda, sono i venti che guidano i navigatori durante il loro viaggio verso approdi sicuri. 

La tradizionale matita, con la sottilissima mina di grafite centrale, le due scocche di legno incollate e verniciate tra loro e la corona in metallo che trattiene la sua gommina, doveva essere ripensata e rigenerata; volevamo creare qualcosa di unico, riconoscibile e smart: nasceva così Perpetua, l’unica matita al mondo realizzata con grafite riciclata al 100%, Remade in Italy

La grafite si è rivelata un materiale estremamente versatile, e dalle molteplici applicazioni. Con la grafite oggi produciamo un pigmento da utilizzare per le stampe serigrafiche; nel 2017 abbiamo brevettato un nuovo sistema di tintura tessile insieme alla start up WRAD Living di cui sono anche la cofondatrice assieme a Matteo Ward. Nel 2021 abbiamo messo a punto, assieme al Gruppo Margaritelli per Listone Giordano e a Icro, un’innovativa vernice per il legno. Il terzo brevetto, dello scorso anno, è un coating rivolto al settore della rigenerazione urbana con caratteristiche uniche e innovative: in grado di innalzare la resistenza al fuoco e all’attacco di acidi e con performance di energetico, grazie alla proprietà di conduttività termica della grafite. 

Oggi Alisea affianca all’attività di progettazione e produzione di oggetti da scarti di produzione l’ideazione di nuovi materiali che partano sempre dagli scarti. Ci piace guardare al futuro e fare la nostra parte, e per farla è indispensabile creare le alleanze giuste, collaborare con attori del mercato che condividano gli stessi obiettivi valoriali di Alisea; condividere know-how e conoscenza, impegnarsi in ricerca e sviluppo per creare in sinergia prodotti innovativi da cui guadagnare tutti, pianeta compreso.”

  • Upcycling, recupero e riciclo. Economia circolare: spesso chi la fa, la fa da tempo e non la promuove con ostentazione. Chi invece la racconta, tanto spesso non la fa o non la fa ancora. Quale il percorso di Alisea?

“Il racconto è da sempre parte integrante della mission Alisea. Alisea racconta la storia di uno scarto che, invece di finire in discarica, vive una seconda vita.
Una storia che racconto ai fornitori quando acquisto i loro scarti, che racconto internamente, mentre attorno a un tavolo progettiamo il recupero e la rigenerazione, e che racconto infine ai clienti quando gli presento il nuovo Oggetto finito creato con le loro materie prime, seconde.
Una storia di progresso e di rinascita, dove gli eroi sono Tecnologia e Impegno, e la missione è quella di salvare gli scarti per rigenerarli, riprogettarli in nuove forme, nuovi pensieri e nuove storie.

Storie che sono sempre rimaste tra le mura di Alisea, nelle sale meeting, negli hangar di lavorazione, nel passaparola dei nostri clienti. Poi, negli ultimi dieci anni, l’argomento del riutilizzo degli scarti inevitabili della produzione industriale o delle eccedenze di lavorazione è diventato sempre più attenzionato; l’economia circolare è tra i motori della transizione ecologica e parte importante del concetto di sostenibilità.

Un sottile nastro in acciaio proveniente al 60% dal recupero e riciclo dei rottami attrae magneticamente a sé Perpetua la matita, grazie all’allestimento di due micro-magneti ferrosi. Appositamente disegnati e realizzati per il progetto Perpetua recorder the magnetic notebook.

Oggi mi ritrovo sul palcoscenico di una svolta epocale e in un mondo che comincia a lavorare in modo sistemico su concetti che cerco di applicare da anni nella nostra microscopica realtà: quando le luci sono state puntate sulla riduzione degli sprechi e degli scarti industriali, il know-how di Alisea vantava già 20 anni di esperienza sul campo. È così che le storie dei nostri prodotti e dei loro percorsi hanno cominciato a diventare pubbliche e a interagire sempre di più con le strategie di marketing e posizionamento aziendale.
Mi scontro quotidianamente con realtà impegnate nel greenwashing, in più modi e su più livelli di consapevolezza. Viviamo in un mondo in cui le aziende non sono abituate a essere trasparenti nei confronti dei loro stakeholder: si racconta ciò che serve come leva promozionale, si omette ciò che conviene tacere.
Le persone sono poco abituate a interrogarsi sulla veridicità delle dichiarazioni. Abbiamo davanti una lunga strada ancora da percorrere per arrivare ai concetti di trasparenza e rispetto dei consumatori. 

Parlo di rispetto perché le persone, i consumatori investono nei prodotti, nelle aziende e nei marchi, e devono essere messi nelle condizioni di poter fare scelte consapevoli basandosi su informazioni oneste e trasparenti.
Se ad esempio promuovo la mia maglietta perché prodotta con cotone biologico al 100%, ma non posso garantire che non sia stata confezionata sfruttando condizioni di lavoro non dignitose per i lavoratori o che non siano stati utilizzati coloranti che possono aver inquinato territori, magari dall’altra parte del mondo, non porto rispetto per i consumatori e la storia che sto raccontando non è di certo in alcun modo sostenibile.

Sostenibilità economica, ambientale e sociale devono sempre e necessariamente convivere. Stiamo facendo passi importanti, ma per farli bisogna cercare di andare tutti nella stessa direzione, e finalmente stiamo iniziando a farlo. Anche se ci sono e ci saranno sempre più normative stringenti su questi argomenti, certificazioni, audit e regolamenti, sappiamo bene che dove c’è l’uomo c’è sempre l’arbitrio. 

Quanto è onesta la storia che vogliamo raccontare?”

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