MENS SANA
IN CORPORE SANO

Nel 2020, il 22 agosto, l’uomo ha esaurito tutte le risorse che la Terra poteva offrire per l’intero l’anno.
L'Overshoot Day 2020 è caduto oltre tre settimane dopo rispetto al 2019, grazie alle misure di contenimento per l’emergenza pandemica.

La data rappresenta una media globale, in realtà ogni nazione ha un proprio Overshoot Day in funzione del proprio livello di sfruttamento delle risorse naturali: in uno stato energivoro come in Qatar è caduto l'11 febbraio, in Italia il 14 maggio, in stati più moderati come il Guatemala, il 13 novembre, in Indonesia il 18 dicembre.

 Dal giorno successivo si entra nella fase di sovrasfruttamento e deficit ambientale, come se avessimo a disposizione 1,6 pianeti, ma il pianeta è 1 solo, e con risorse limitate.

Cosa possiamo fare per invertire questo processo e ristabilire l’equilibrio?

Global Footprint Network, l'organizzazione internazionale no-profit che calcola ogni anno la data dell’Overshoot Day, sviluppa strumenti per favorire la sostenibilità ambientale e promuove la campagna #MoveTheDate, perché quello che è accaduto quest’anno non sia solo un’eccezione, conseguenza di eventi straordinari, ma la base per costruire un nuovo equilibrio tra la Terra e i suoi abitanti.

“La sostenibilità richiede che sia l’equilibrio ecologico che il benessere delle persone siano garantiti a lungo termine, quindi l’improvvisa contrazione dell’Impronta ecologica del 2020 non può essere confusa con un vero progresso.”
(Laurel Hanscom, CEO del Global Footprint Network)

Se ogni anno riuscissimo a guadagnare 5 giorni, l’umanità potrebbe raggiungere l’equilibrio tra risorse prodotte dal nostro pianeta e risorse sfruttate dall’uomo, entro il 2050. Se continuiamo su questa strada invece, entro il 2050, di pianeti dovremmo averne 2!

In questo senso, sviluppo sostenibile significa realizzare la condizione ideale in cui lo sfruttamento delle risorse naturali sia inferiore - o almeno uguale! - al loro tasso di rigenerazione. Città, energia, cibo, popolazione e pianeta sono i macrosettori chiave su cui concentrarsi, per mettere in atto soluzioni non solo già disponibili, ma anche economicamente vantaggiose.

Il concetto è semplice, e arriva da lontano: mens sana in corpore sano, raccomandava Giovenale nel I secolo d.C. Possiamo senz’altro cogliere la metafora, affermando che per prenderci cura di noi stessi dobbiamo prenderci cura del pianeta che ci ospita.

Come realizzare le condizioni per uno sviluppo sostenibile?

Non possiamo tornare indietro, ma sicuramente possiamo cambiare il modo di andare avanti per trovare un nuovo punto di incontro tra uomo e terra e ristabilire il giusto equilibrio tra domanda dell’uno e offerta dell’altra.

La domanda è quantificata dall’Impronta ecologica. Più l’Impronta ecologica è alta, più la salute del pianeta è a rischio.
Ripensare il nostro sistema produttivo, consumare in modo più critico e sostenibile, sfruttare sistemi di mobilità più intelligenti, ridurre gli sprechi, rafforzare la rete e potenziare la raccolta differenziata. Alcuni dei modi per iniziare a prenderci cura della Terra.

L’offerta è invece rappresentata dal capitale naturale dato dall’ambiente: il suolo, le materie prime, l'acqua, le foreste, tutti i servizi che il pianeta genera a favore dell’uomo, i Servizi Ecosistemici.

È davvero una fortuna che la biodiversità fornisca tutti questi servizi in forma completamente gratuita!

La loro valorizzazione economica, assolutamente non prevista dall’economia tradizionale, rappresenta un tema di grande interesse e attualità e lo studio dei meccanismi di Pagamento dei Servizi Ecosistemici (PES) mira a individuare una remunerazione per i servizi che la natura offre gratuitamente.

Per la domanda abbiamo dunque parlato di modi più saggi per gestire le risorse naturali, per l’offerta parliamo di modi più efficaci per gestirle.

Per trovare un nuovo equilibrio tra mente e corpo, tra uomo e ambiente, tra domanda e offerta, tra Impronta ecologica e Servizi Ecosistemici, è dunque necessario modificare profondamente il nostro rapporto con il pianeta: una nuova cultura evolutiva, dove l’uomo non è il soggetto che distrugge l’organismo che lo ospita, ma colui che se ne prende cura e lo sostiene, valorizza.

Possiamo cominciare oggi stesso con Footprint Calculator, il calcolatore dell'Impronta ecologica, per capire quanto possiamo migliorare il nostro stile di vita.

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