Conversazione con

Dalla ceramica

alla

ceramico-terapia

La Fondazione fa parte dell’ecosistema Thun S.p.A. SB noto per i suoi oggetti da collezione e articoli per la casa, che è stata capace di trasformare il proprio core business in un’attività che potesse avere anche un’utilità sociale, abbracciando la ceramico-terapia. Un’iniziativa che rappresenta una ramificazione strategica e virtuosa e collega arte e benessere, generando un impatto sociale positivo non solo interno all’azienda stessa, ma replicabile e moltiplicabile.

Inserita nell'ambito delle attività di responsabilità sociale di THUN, la Fondazione, oltre ai collaboratori del gruppo, invita anche le imprese locali a prendere parte attiva in questo viaggio solidale. Attraverso il volontariato e il sostegno a eventi benefici, si crea una rete di supporto che estende il suo impatto ben oltre i laboratori, coinvolgendo comunità imprenditoriali nel sostegno di queste preziose iniziative.

La Fondazione si impegna a mantenere una presenza costante negli ospedali in cui è attiva, assicurando ai bambini e alle loro famiglie un supporto continuo durante i ricoveri prolungati. Ogni laboratorio di ceramico-terapia viene gestito direttamente dalla Fondazione, che garantisce elevati standard di qualità e un impegno a lungo termine.
Abbiamo incontrato Paola Adamo, Charity General Manager di Fondazione Lene Thun, che ci ha raccontato la storia di questa grande iniziativa.

Come possono le imprese contribuire allo sviluppo sostenibile e supportare le attività della Fondazione?

In Fondazione siamo convinti che non possa più esistere un’impresa che non consideri l’impatto socio-ambientale parte integrante del proprio modello di business: è una condizione necessaria per avere uno sviluppo futuro. Per questo le imprese devono farsi carico delle sfide socio-ambientali cui siamo tutti chiamati a rispondere. In particolare, noi proponiamo alle aziende di sostenere proprio i bambini fragili della loro comunità. Sostenendo i nostri laboratori di ceramico-terapia l’azienda aiuta a migliorare la qualità della vita dei bambini nelle oncoematologie pediatriche negli ospedali del proprio territorio e su tutto il territorio nazionale.
Ogni azienda può decidere di supportare la Fondazione con donazioni libere a sostegno della ceramico-terapia offerta a bambini e famiglie dell’ospedale della propria regione; con donazioni di materiali e servizi utili all’attività della Fondazione; partecipando a piani di volontariato aziendale proposti ad hoc in base alle necessità dell’azienda; aderendo ad attività di team building di ceramico-terapia studiati in base alle necessità dei piani di CSR aziendali.
Il nostro approccio si basa sulla filosofia del "poco da tanti": crediamo che anche i più piccoli contributi, siano essi donazioni sporadiche o regolari, come l'adozione di progetti presso i punti vendita della nostra rete o di altri rivenditori solidali, possano sommarsi fino a realizzare grandi cambiamenti. Questo principio ci consente di mantenere la continuità nelle nostre terapie ricreative, elemento fondamentale per il loro successo. Analogamente, dedicare anche solo un po’ del proprio tempo al volontariato può avere un impatto significativo. In questo contesto, l'unione di molti sforzi individuali crea una forza collettiva potente. Le principali forme di sostegno includono donazioni, adozioni di laboratori, partecipazione a eventi di beneficenza e destinazioni del cinque per mille. Siamo inoltre aperti a nuove idee di supporto, inclusi progetti di volontariato aziendale.

Quale aiuto concreto offre la ceramico-terapia ai piccoli pazienti che stanno affrontando un momento difficile della loro vita?

La ceramico-terapia stimola la creatività e permette ai piccoli pazienti di esprimere le proprie emozioni, questo mette il loro organismo nella condizione di ricevere meglio le cure farmacologiche e li aiuta ad affrontare un momento molto complicato della loro vita.

Il bambino non è la sua malattia: in ogni attività viene messa al centro la persona con le sue necessità di crescita e sviluppo, anche della creatività e manualità, per lasciare la malattia sullo sfondo.

Secondo la definizione dell’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità- con salute non si intende solo assenza di malattia, bensì possedere uno stato generale di benessere fisico, sociale e mentale.
La cura complessiva del malato deve fare in modo che l’evento malattia, con tutto ciò che ne deriva, possa essere vissuto come una parentesi. Una parentesi difficile, ma temporanea, che non deve far perdere al piccolo la voglia di giocare e ridere, crescere e conoscere, sperimentare e imparare. Perché la qualità della vita è un diritto, anche durante la malattia.

Qual è l'importanza di incoraggiare la creatività e consentire ai bambini di esprimere le proprie emozioni attraverso la ceramica durante la terapia?

“La creatività ha il potere di stimolare la “parte sana” del bambino e del ragazzo, attraverso gioco, manualità e socializzazione, che sono elementi fondamentali per lo sviluppo in età infantile. L’obiettivo è far sì che questi elementi non vengano meno durante la malattia e l’ospedalizzazione, preservandone la funzione a favore di un regolare e positivo percorso di crescita.

La ceramico-terapia aiuta concretamente bambini e ragazzi a superare la paura, il dolore e la frustrazione dell’essere malati. Il controllo e la riduzione dello stress comportano la diminuzione dell’attività di neurotrasmettitori come le catecolamine (adrenalina e noradrenalina), con conseguente calo della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del battito respiratorio. Inoltre, la diminuzione del cortisolo, ormone che riduce le difese immunitarie, porta a un miglioramento delle performance difensive dell’organismo. Lo stato di benessere e di gioia favorisce la liberazione di beta-endorfine, con effetto analgesico ed immunostimolante. “

Quali sono le prospettive future della Fondazione Lene Thun e delle sue iniziative di sostenibilità sociale?

“Dal 2020, la Fondazione ha ampliato l’offerta includendo un modello digitale, permettendo così ai bambini che seguono le cure da casa, o sono in isolamento, di partecipare ai laboratori. Questo approccio prevede la consegna di un kit di modellazione a domicilio, per garantire la continuità dell'attività creativa. I laboratori digitali sono quotidiani, rassicurando bambini e famiglie con un impegno e presenza costanti. In parallelo, la Fondazione, insieme al suo Comitato Scientifico, sta lavorando sulla validazione scientifica della terapia ricreativa, rafforzando il riconoscimento di questa pratica come componente integrante del trattamento ospedaliero.”

Fondazione Lene Thun ha sapientemente intrecciato l'arte della ceramica con il benessere dei bambini ospedalizzati, creando un modello esemplare di diversificazione virtuosa.
Da questo connubio è nata un'attività complementare, la ceramico-terapia, che non solo arricchisce il tessuto sociale, ma anche rafforza il legame tra il settore aziendale e quello della salute, dimostrando come l'innovazione sociale possa emanare da radici tradizionali e trasformarsi in un potente veicolo di cambiamento positivo.

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