Economia Solidale:
un modello alternativo

Con Economia Solidale si intende un sistema economico alternativo a quello vigente; un sistema basato sulla valorizzazione delle relazioni tra i soggetti, un’equa ripartizione delle risorse, il rispetto e la tutela dell’ambiente, il perseguimento di finalità sociali.

L’Economia Solidale unisce le forze per affrontare insieme le difficoltà, cercando il ben-vivere di tutti; è l’esatto opposto della legge della competizione e del “tutti contro tutti” che sta alla base della visione antropologica promossa dal libero mercato. È la legge del mutuo-aiuto e della collaborazione, quella che Pablo Servigne e Gauthier Chapelle chiamano “l’altra legge della giungla”.

E più le condizioni sono complesse e ostili, tanto più collaborare diventa una questione di sopravvivenza. Come scrive Lorenzo Guadagnucci in conclusione a Il nuovo mutualismo: «Oggi prevale la “legge dei mercanti”, domani dovrà esserci la “legge della solidarietà”.»

Tornando indietro nel tempo, le prime esperienze italiane di Economia Solidale sono degli ‘80 con il così detto “commercio equo e solidale” e con le MAG - Mutua AutoGestione nel campo della finanza etica mutualistica solidale.

Il Commercio Equo e Solidale (Fair Trade) mira a garantire ai produttori e ai loro dipendenti un prezzo più equo rispetto a quello offerto dal mercato tradizionale, assicurando al contempo la tutela del territorio. La finanza etica si riferisce a tutte le attività di investimento basate su parametri etici o morali e che sono realizzate utilizzando strumenti, strategie e metodi che mirano a ottenere un guadagno congruo, e si distanziano dal perseguire il massimo profitto. La Mutua AutoGestione - MAG è una società cooperativa che offre servizi finanziari etici e critici, mirando a promuovere l'autonomia e l'autogestione dei propri membri.

È negli anni ‘90 che nascono le prime attività legate al consumo critico e agli stili di vita, con la creazione dei GAS - Gruppi di Acquisto Solidale e dei Bilanci di Giustizia.

Un Bilancio di Giustizia è un'organizzazione informale di famiglie che si impegna a ridurre i propri consumi e a investire i soldi risparmiati in azioni di solidarietà concreta e nella finanza etica. L'obiettivo principale è modificare i propri consumi e l'utilizzo dei risparmi in modo giusto e solidale; l'idea alla base è che questi obiettivi possano essere raggiunti in modo efficace solo attraverso un'azione comune e organizzata.

A partire da queste esperienze e sull'esempio di reti straniere, in particolare da Francia, Spagna e Sud America, ha preso avvio, nel 2002, la proposta di collegare e rafforzare queste esperienze tramite la costruzione di reti di Economia Solidale che si sono sviluppate a partire dai territori e si intrecciano su diversi livelli di scala, dal locale al globale.

Oggi sono in molti a parlare di alternative al sistema attuale, che mostra evidenti limiti. L’economia del noi come alternativa all’economia dell’io: l’economia intesa come strumento finalizzato alla crescita e allo sviluppo della persona, delle comunità e dei territori, oppure quella finalizzata alla crescita a ogni costo, a favore di chi riesce a massimizzare il profitto e in cui persone, comunità e territori sono considerati meri fattori produttivi.

Le caratteristiche dell’Economia Solidale sono state riassunte nel 2011 nelle 10 Colonne dell'economia solidale:

  1. L'Economia Solidale (ES) promuove i beni comuni
  2. L'ES è fondata sul rispetto della “Madre Terra” e sul “benvivere” di tutti
  3. L'ES propone modelli collaborativi
  4. L'ES si basa sulle relazioni
  5. L'ES promuove il legame con il territorio
  6. L'ES incorpora il senso del limite
  7. L'ES si sviluppa nelle reti
  8. L'ES è una trasformazione sociale
  9. L'ES difende i diritti
  10. L'ES ridimensiona il ruolo del mercato.

A partire dal 2015 le Nazioni Unite hanno assunto un ruolo proattivo nel promuovere politiche di sviluppo socialmente ed economicamente sostenibili. Il percorso è culminato nella Risoluzione Onu approvata il 18 aprile 2023, Promoting the social and solidarity economy for sustainable development, che definisce e promuove politiche per incentivare e diffondere l’ESS – Economia Sociale Solidale.

L’ESS, si legge nel documento, può contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in particolare all’occupazione e a un lavoro dignitoso, alla fornitura di servizi sociali, all'istruzione e alla formazione, alla protezione dell'ambiente, alla promozione della parità di genere e l'emancipazione delle donne, alla promozione del dialogo sociale, alla crescita inclusiva e sostenibile, alla creazione di partenariati e reti a livello locale, nazionale e internazionale, alla promozione della governance partecipativa e dei diritti umani.

La Risoluzione riconosce infatti che l'imprenditoria sociale può contribuire ad alleviare la povertà e fungere da catalizzatore per la trasformazione sociale, supportando l'empowerment delle donne (anche nelle zone rurali), dei giovani e delle persone con disabilità, rafforzando la loro capacità produttiva, producendo beni e servizi accessibili. L'Economia Sociale e Solidale contribuisce a una crescita economica più inclusiva e sostenibile, trovando un nuovo equilibrio tra efficienza economica e resilienza socio-ambientale, promuovendo il dinamismo economico, incoraggiando la transizione digitale giusta e sostenibile, proteggendo l'ambiente e l'emancipazione sociopolitica degli individui.

L’Economia Solidale costituisce un'alternativa concreta e praticata in Italia e nel mondo da moltissime persone, organizzazioni e imprese. In Italia, il coordinamento a livello nazionale tra diverse reti e organizzazioni è portato avanti dall’Associazione Rete Italiana Economia Solidale – RIES, che si occupa di promuovere e rendere sistemiche le iniziative che fanno crescere l’economia solidale.

Tutto questo si traduce in un’attenzione particolare a diversi aspetti che si cerca di considerare lungo la filiera: le migliori condizioni per tutti i soggetti coinvolti, il prezzo giusto, la relazione diretta, l’attenzione al territorio, all’utilizzo delle risorse e alle condizioni di lavoro. La qualità di un prodotto o di un servizio viene così considerata in modo diverso, mettendo insieme alle caratteristiche di un prodotto o servizio anche la qualità del lavoro e l’impatto ambientale lungo tutta la filiera.

Forme di Economia Solidale si possono sviluppare a partire dai gruppi di consumo organizzati, i GAS o dalle imprese o produttori che realizzano e distribuiscono prodotti e servizi rispettosi delle persone e dell’ambiente. L’Associazione CO-energia, ad esempio, promuove i concetti di acquisto critico lungo la filiera di fornitura di energia elettrica, anche accompagnando le comunità verso il passaggio alle energie rinnovabili.

I molti cittadini, produttori, imprese e organizzazioni che si muovono in questa direzione ritengono che sia questa la strategia migliore per affrontare le enormi sfide che ci stanno davanti perché, come scrive Hegel: “Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono.”

Per aggiornamenti e informazioni sulle diverse attività dei vari soggetti attivi nel campo dell’Economia Solidale, puoi consultare il sito di informazioni economiasolidale.net. Lì puoi anche vedere se nella tua zona sono previsti degli appuntamenti, mercati o Fiere che sono forse il modo migliore per entrare in contatto con questo mondo.

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