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Un’immagine contiene in sé una promessa: quella di raccontare una storia, emozionare, proiettare in un sogno o far riflettere.
Luca Locatelli queste cose le fa tutte.
Luca Locatelli è un fotografo film-maker ambientalista, due volte vincitore del World Press Photo nella categoria ambiente. I suoi lavori sono stati pubblicati su importanti riviste come The New York Times, TIME, National Geographic Magazine, Wired ed esposti in gallerie d’arte di fama internazionale come il Guggenheim Museum di New York e lo Shanghai Center of Photography.
Luca unisce arte, scienza e giornalismo con l’obiettivo di far riflettere, a chi guarda le sue foto, sull’esperienza umana e sul futuro del nostro pianeta.
Collabora con editori, giornalisti, ambientalisti e scienziati per tradurre dati e risultati scientifici in immagini emotivamente accattivanti, con la missione di comunicare a un pubblico ampio e generare un forte impatto.
I suoi scatti hanno un grande potere evocativo; ci trasportano immediatamente in un’ambientazione futuristica tipica del film fantascientifico.
L’obiettivo, però, non è quello di indurre un sentimento di sospensione, ma di documentare gli esempi virtuosi in cui la tecnologia ci sta aiutando ad affrontare la crisi climatica.
Luca, infatti, viaggia molto e - tra un’immagine e l’altra - ci restituisce la cartina geografica di un mondo possibile. Un mondo in cui natura, uomo e tecnologia vivono in simbiosi nel rispetto di delicati equilibri naturali che non devono essere più trascurati.
Luoghi con incredibili storie di riqualificazione, di economia circolare, smaltimento e recupero dei rifiuti, di produzione sostenibile delle risorse.
Ne è un esempio il termovalorizzatore a emissioni zero a Copenaghen, in grado di lavorare con biomassa, che funziona come pista da sci e centro di educazione per i cambiamenti climatici. Oppure l’iconica torre di raffreddamento in Germania, ora trasformata in una giostra a seggiolini volanti. La storia tutta italiana, a Prato, dove i rifiuti tessili vengono riciclati e smistati. La foresta di turbine nel Mar Baltico, per produrre energia rinnovabile. Il bioreattore è fatto con alghe marine in Montana, in grado di ripulire le acque cittadine e produrre bioplastica.
Queste immagini raccontano di soluzioni esistenti, ripetibili e scalabili, e offrono la testimonianza di un futuro non solo realizzabile, ma già in fase di costruzione.
Un lavoro che mira a mandare un messaggio di speranza e gentilezza, soprattutto alle future generazioni. Nel tempo, infatti, abbiamo collegato all’immaginario sul futuro un’aspettativa fatta da disillusione, catastrofe e paura.
Luca non ci sta.
Vuole mostrare ai giovani che il futuro può essere diverso e può essere fatto di speranza e opportunità, aprendo un dibattito sulle soluzioni.
Per raggiungere e mobilitare audience estese, il fotografo usa canali popolari come social, mostre e altri strumenti utili per divulgare il suo messaggio. Certo che questi esempi siano concime per la mente di una generazione meno conservativa sulla tecnologia e che ha nel proprio patrimonio genetico le questioni ambientali.
Un progetto, dunque, che ha la gentilezza nel contenuto e nella forma; racconta di approcci gentili al pianeta Terra, di relazioni tra le persone e delle possibilità offerte dall’unione di tutto questo con la scienza e la tecnologia.
Nella speranza di ispirare altrettanti approcci gentili e creare un cambiamento positivo nel mondo.
Images Credits:
© Luca Locatelli
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From the electric impulses of plants to the stage at Sanremo: with Dardust, music becomes a brand new relationship between man and nature.